Le riunioni del Comitato di Cascine
Non ho ancora scritto una parola sull'ultima riunione del Comitato di Cascine, tenutasi ormai due settimane fa, il 5 novembre 2007. Non ho scritto una parola perchè ho voluto riflettere molto prima di scrivere. Lasciar decantare. Provo a scrivere adesso, nel modo più asettico possibile.
Pochi i presenti, come al solito, meno del solito. Una decina scarsa di persone.
Gli argomenti sono quelli più caldi per la nostra frazione, ossia la BreBeMi, la Ferrovia, la Scuola.
Questa volta però le notizie vere erano poche. Il consigliere Riva ed il vicesindaco Conforti sembravano esitanti, abbottonati.
Alla fine è stato il Vicesindaco Conforti a parlare chiaro, e a dire più o meno che non era disposto a raccontare i risultati degli incontri con i vari enti (BreBeMi, Ferrovie, Regione) e delle varie trattative, se poi queste informazioni finivano sul blog del Randazzo.
E' stato un bene che questo argomento sia finalmente venuto a galla. Erano mesi che questa polemica della riservatezza e del blog si trascinava, senza mai diventare evidente.
L'abituale franchezza del Vicesindaco Conforti ci ha aiutato ad uscire da questa situazione indeterminata.
Con pacatezza il consigliere Riva mi ha fatto notare che a volte può essere controproducente pubblicare sul Blog notizie che riguardano trattative ancora in fieri, e che potrebbero quindi falsare il risultato delle trattative in corso.
Il discorso non fa una grinza.
Resta però l'esigenza di informare tutti coloro che, pur non partecipando alle riunioni di Comitato, sono interessati agli argomenti trattati ed agli sviluppi delle varie trattative.
Si dovrebbe trovare un giusto equilibrio fra le comprensibili esigenze di riservatezza e la altrettanto comprensibile voglia di essere informati.
Purtroppo su questo punto non si è fatta la sufficiente chiarezza. La mia proposta è stata quella di segnalare, durante le riunioni, gli argomenti da tenere riservati, lasciando per gli altri la massima libertà di pubblicazione.
E' stata fatta nuovamente la proposta di acquistare o realizzare una bacheca da posizionare possibilmente di fronte alla chiesa, sul recinto dell'oratorio, per rendere pubbliche le convocazioni ordinarie e straordinarie del comitato, gli ordini del giorno, e magari (perchè no?) un piccolo riassunto delle cose dette (quelle che si possono dire, ovviamente!).
Sarebbe un segno di rispetto nei confronti dei cittadini.
E' emersa poi una nota polemica nei confronti di tutti quei cittadini che chiedono di essere informati (magari al bar) ma che non muovono mai un passo per partecipare alle riunioni di comitato.
Personalmente penso che ognuno viva la politica con le modalità che più gli si addicono. Non tutti sono fatti per le riunioni politiche, per i comitati, per le assemblee. Alcuni preferiscono semplicemente tenersi informati, riservandosi di partecipare solo agli avvenimenti più importanti, come le assemblee o le elezioni. Mi pare un atteggiamento del tutto legittimo, che non vada sanzionato. Non mi pare sia giusto dire: "Se vuoi sapere le cose, vieni alle riunioni, altrimenti arrangiati".
Un'ultima parola sulla "politica". Io continuo a definire politiche le nostre riunioni. Altri continuano a definirsi "apolitici" o addirittura "schifati dalla politica". Bisognerebbe fare una piccola riflessione, a questo proposito. E' "politica" ogni azione rivolta alla cosa pubblica, alla città, alla "polis". Sono politiche le nostre riunioni dove si cercano soluzioni ai problemi che ci assillano. E' politica cercare di proteggere la nostra frazione dagli effetti nefasti del rumore delle ferrovie (Sindaco???) o dall'inquinamento globale della BreBeMi. E' politica occuparsi di scuole e di strade. Tutto ciò che riguarda le nostre vite di cittadini è politica. Penso che molti dovrebbero smettere di candidarsi a ruoli di guida del paese e poi rivendicare orgogliosamente un'assurda ed improbabile distanza dalla politica.
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